Un dispositivo capace di generare una differenza di potenziale tra i suoi due terminali, prende il nome di generatore di tensione. Esistono due tipi di tensione che dobbiamo prendere in considerazione:
GENERATORE DI TENSIONE CONTINUA | |
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GENERATORE DI TENSIONE ALTERNATA |
Nella tabella vediamo i simboli dei due tipi generatori. La tensione continua ha un andamento costante e la si incontra, ad esempio, nelle batterie. Possiamo contrassegnare un terminale positivo + (a potenziale maggiore) e un terminale negativo - (a potenziale minore).
La tensione alternata, come quella a 230 volt presente nelle nostre abitazioni, si inverte continuamente, per cui non è possibile contrassegnare i terminali come positivo e negativo.
La tensione disponibile ai terminali di un generatore che non eroga corrente (circuito aperto) prende il nome di forza elettromotrice (f.e.m.) ed è indicata normalmente con la lettera E.
La tensione disponibile ai terminali di un generatore che non eroga corrente (circuito aperto) prende il nome di forza elettromotrice (f.e.m.) ed è indicata normalmente con la lettera E.
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